Lavoro degli insegnanti: come organizzare le lezioni

Il lavoro degli insegnanti è uno di quelli più importanti per la sopravvivenza di una società. L’educazione, non solo scolastica, ma anche e soprattutto umana, è quanto di più prezioso si possa avere e, di conseguenza, quanto di più vitale sul quale investire. Un investimento che deve sì partire dall’alto, ma che anche ogni singolo docente può svolgere organizzando al meglio il suo lavoro.

L’organizzazione delle lezioni

Qualunque sia la modalità con la quale verranno svolte le lezioni nei prossimi mesi (in presenza o a distanza), è fondamentale che il lavoro degli insegnanti venga organizzato al meglio. Ogni professore ha tanti studenti da seguire, ma anche tante classi e tante lezioni da erogare, con programmi differenti strutturati sulle esigenze di ogni gruppo di alunni.

Ogni docente, inoltre, ha una serie di attività e impegni che si inseriscono all’interno delle settimane di lezioni. Il lavoro degli insegnanti, quindi, non è solo quello delle lezioni e di preparazione delle stesse, ma anche di corsi di aggiornamento, colloqui, riunioni e tutta una serie di appuntamenti che rendono molto fitta l’attività quotidiana, settimanale e mensile di ogni professore e maestro.

Il consiglio è quindi quello di dotarsi di una pratica agenda, come quelle Calypso e Planisfero celeste, con le quali riuscire ad avere sempre un quadro completo dei propri impegni. Il vantaggio di queste agende è innanzitutto quello di consentire di prendere appunti, segnare memo e avere immediatamente chiara la mole di impegni quotidiana. Ma allo stesso tempo parliamo di un’agenda elegante, curata nei dettagli e dal design elaborato, per dare valore al proprio lavoro.

CALYPSO LISCIO paperblanks

5 consigli utili per organizzare le lezioni

Ma come va svolto il lavoro di ogni insegnante? Come deve essere strutturata ogni lezione per essere efficace? Da anni si lamenta il calo dell’interesse degli alunni, di una maggiore diseducazione e dell’incapacità dei docenti di riuscire a entrare in contatto con i propri studenti anche per problemi generazionali e sociali esterni che inevitabilmente incidono sulla scuola.

Eppure, pur con tutte le criticità, gli insegnanti proseguono il loro lavoro, spesso anche in maniera eroica, provando a “salvare il salvabile”. Ogni docente ha le sue caratteristiche, la sua capacità di entrare in empatia con gli studenti e la propria conoscenza dell’argomento che insegna, eppure tutti non possono fare a meno di confrontarsi con alcuni aspetti imprescindibili nell’organizzazione di ogni lezione. Ecco quindi 5 consigli utili per migliorare e gestire al meglio il proprio lavoro:

  • fissare l’obiettivo;
  • comprendere il punto di partenza;
  • varietà di metodo;
  • verifica;
  • stimolare l’interesse.

Fissare l’obiettivo

Quando si parla di obiettivo solitamente si pensa a dove si vuole arrivare alla fine del quinquennio, del triennio o del semplice anno scolastico. In realtà l’obiettivo va fissato per ogni lezione, stabilendo dove si vuole arrivare. Fissare l’obiettivo è utile anche per comprendere eventuali ritardi sul programma, individuare le principali criticità e anche stimare il tempo necessario per esaurire un argomento.

Comprendere il punto di partenza

Non esiste una sana programmazione senza la comprensione del punto di partenza. In un viaggio se l’obiettivo è arrivare a Roma, le strade da percorrere sono diverse se si parte da Napoli, Milano o Cagliari. Una delle parti più difficili del lavoro degli insegnanti è quella di capire il livello di ogni studente e di modellare ogni singola lezione in modo che tutti possano raggiungere il medesimo obiettivo.

Varietà di metodo

Non tutte le lezioni devono essere uguali. Sia per la tipologia di insegnamento che per mantenere alta l’attenzione e il coinvolgimento degli studenti. Oltre alla classica lezione frontale si possono utilizzare contenuti multimediali (video, presentazioni, immagini, eccetera) o, anche, far svolgere delle ricerche agli alunni in modo che siano loro a presentare l’argomento. Molto poi sta alla creatività del docente, ma appiattirsi su un singolo metodo può rivelarsi controproducente.

La verifica

Questa è probabilmente la parte più temuta dagli studenti, ma è una delle più importanti, sia per i docenti che per gli alunni. È importantissima per capire quanto gli studenti hanno imparato e, in assenza di lacune, comprendere come intervenire per colmarle. L’obiettivo dei docenti, infatti, è far apprendere ai propri studenti le materie che insegnano, non dargli voti più o meno alti. Le verifiche permettono di capire la qualità del lavoro che si sta svolgendo e apportare, laddove necessario, dei correttivi.

Stimolare l’interesse

Ogni lezione dovrebbe avere la caratteristica di stimolare l’interesse degli studenti su quell’argomento. Questo conferma che la lezione è stata motivante e stimolante e non noiosa. Gli studenti devono uscire dalla lezione con la curiosità di capire e conoscere; questo è il desiderio di tutti gli insegnanti. Per raggiungere questo obiettivo ci sono diverse strade, ma bisogna conoscere chi si ha di fronte; senza questa consapevolezza si faranno lezioni inutili e incapaci di educare gli studenti che si hanno davanti.

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Categoria: Agende Paperblanks

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